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Relazione morale anno 1998

RELAZIONE MORALE  ANNO 1998

Prima di iniziare è doveroso ricordare i nostri Alpini andati avanti che sono: VIVORI FLORIANO, CONSOLATI ALDO grazie. Vi devo spiegare subito che purtroppo alle esequie di Aldo Consolati non siamo stati presenti con cappello e gagliardetto perché ho fatto confusione con il suo soprannome “Patoto” e ero convinto che fosse iscritto come amico degli Alpini, per conoscenza ho scritto una lettera di scuse e dove spiegavo l’accaduto alla vedova. Questa sera ci sarà una raccolta di fondi in favore dei figli dell’Alpino Ravelli del gruppo di Malè, deceduto al ritorno dal raduno Triveneto in ottobre; già la sezione di Trento ha versato 5 milioni a cui si aggiungeranno quelli raccolti nelle sottoscrizioni fatte nei vari gruppi della nostra zona e nelle altre sezioni Alpine. L’anno che si è appena concluso ha visto il gruppo impegnato in attività più o meno faticose sempre però portate a termine con entusiasmo, partendo dalla festa di fine anno, dove si è aspettato il 1998 in compagnia e con tanta musica. L’assemblea del gruppo ( con poca partecipazione purtroppo dei soci) ha fatto il punto e il resoconto del 1997; poi è stata la maccheronata che ci ha tenuto impegnati con il suo strascico di polemiche, ma su questo punto vorrei ritornare dopo, in febbraio la Zeriola con carne salada e fagioli, un appuntamento molto gradito in paese; in tanto si affacciava all’orizzonte una collaborazione con la banda “S. CECILIA” di Volano per una festa di tre giorni in occasione del 125 anniversario di fondazione di quest’ultima, prevista alla terza domenica di maggio. Quest’anno la sportiva in occasione del 50esimo di fondazione ci a chiesto di inserire l’Avellana nei festeggiamenti, cosa che abbiamo fatto e assieme al C.R.U.S. Pedersano e con il patrocinio del Comune di Volano abbiamo inserito una marcia amatori FIDAL nella nostra non competitiva. Al solito massiccia la presenza di marciatori e a fine gara è stata offerta un’abbondante maccheronata. E siamo a maggio con l’adunata nazionale a Padova, questa volta organizzata dal gruppo di Noriglio perché la volta prima siamo stati noi a organizzare. Il discorso con la banda si stava concretizzando. Dopo vari incontri tutto era pronto: il tendone montato, i compiti erano già assegnati. Molti gli alpini e non che si sono offerti in quest’impresa e il risultato sono stati tre giorni molto intensi; sia noi che la banda siamo stati molto soddisfatti come sentirete dalla relazione finanziaria abbiamo anche guadagnato. Dopo questa faticata abbiamo riposato per un po’ di mesi e siamo ripartiti in occasione del raduno Triveneto dove abbiamo avuto la visita del gruppo di Montecchio Maggiore con il quale siamo gemellati.
L’oratorio intanto dopo aver finito con i lavori ci ha chiesto di liberare i magazzini dandoci in cambio un magazzino ricavato dalla nostra vecchia cantina e un altro locale attiguo, ora il magazzino è operativo. A proposito dopo una riunione con i rappresentanti dell’oratorio è stato deciso che per tutto il 1999 l’affitto della sede rimanga di £ 500.000, questo per coprire in parte le spese da noi sostenute per rimodernare la cucina e il riscaldamento. E’ stata organizzata una cena con ballo in favore dei nostri collaboratori: un piccolo ringraziamento per l’aiuto che ci danno. Eravamo circa una cinquantina. Anche quest’anno è stato organizzato l’ultimo dell’anno in aula magna con musica e buffet, in molti hanno partecipato. Torniamo ora sul problema del carnevale: in marzo l’assessore Calovi ha organizzato una riunione con il comitato carnevale, commissione culturale e noi per discutere le problematiche che anche questa volta sono emerse. Il comitato a ribadito le sue idee su come va gestito il carnevale non accettando che la pasta sia organizzata e gestita da noi, arrivando perfino a dirci che gente per fare la pasta ne trovano dappertutto e che noi non siamo indispensabili. A questo punto io e Bruno Comper ci siamo alzati e prima di uscire abbiamo avvisato sia l’Assessore che il comitato che la pasta nel 1999 noi non la facciamo e che erano liberi di cercarsi chi volevano. In novembre 98 venivo contattato dall’Assessore per chiedere se avevamo cambiato idea perché il comitato aveva già preparato la bozza dei manifesti pubblicitari con inclusa la pastasciutta al nostro rifiuto non si sono fatti più sentire, si è saputo poi che verrà il comitato di S. Giorgio. Per finire c’è da ricordare anche la presenza fatta nelle varie riunioni di zona, nei funerali, nelle varie manifestazioni di gruppi limitrofi. Questa sera ci sono le elezioni, io purtroppo non ricandido come capogruppo, mi spiace, ma ho problemi, spero che stasera si riesca ad eleggere il nuovo direttivo a cui fin da ora auguro un buon lavoro. Io avrei finito, vorrei ringraziare quanti in questi anni mi sono stati vicini: le varie direzioni, i collaboratori alpini e non, la nostra madrina Anna che mi ha sempre aiutato nel gestire le Signore collaboratrici.
Grazie